Mes chers compatriotes,
il burro è sempre più caro.
In 3 anni il suo prezzo è aumentato del 33 % nei supermercati francesi. All’ingrosso, una tonnellata di questi lingotti cremosi costa 8.180 euro, quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Ma perché, non vi starete chiedendo?
I motivi principali sono due: la febbre catarrale che sta decimando le mandrie di bovini e ovini in Europa e una domanda più bassa. Michel Barnier ha sbloccato immediatamente un prestito garantito dallo Stato di 75 milioni di euro per sostenere il settore.
Al di là del prezzo sempre più salato del burro, il premier ha altri problemi da gestire: oggi il governo dovrà superare la sua prima mozione di sfiducia.
A difenderla, il segretario del Partito socialista Olivier Faure, secondo cui il governo deve sciogliersi per due motivi: l’illegittimità dopo i risultati del voto e le politiche di austerity imminenti. Per leggere il breve testo della mozione basta cliccare qui.
Buongiorno da Parigi, sono le 7 di martedì 8 ottobre 2024 e questo è un bel giorno per invitare i vostri amici, colleghi o conoscenti francofili ad iscriversi a burrosalato 💌

1_Passe d’armes_
All’indomani dell’anniversario dell’attacco terroristico di Hamas, Emmanuel Macron e Benjamin Netanyahu sono ai ferri corti.
Intervistato da France Inter sabato 5 ottobre, il presidente francese ha dichiarato che «la priorità è tornare a una soluzione diplomatica, basta consegnare armi ad Israele […] la Francia non ne fornisce», scatenando la reazione infuocata di Netanyahu: «Vergogna, che disgrazia […] Israele vincerà con o senza il vostro supporto, ma la vergogna vi perseguiterà anche dopo la vittoria».
La posizione della Francia, che effettivamente fornisce pochissime armi ad Israele - circa 25 milioni di componenti e pezzi di ricambio nel 2022 - è delicata.
Da un lato il paese si professa «l’amico incrollabile» di Israele e la Francia ospita quasi mezzo milione di ebrei, più che qualsiasi altro Stato europeo. Dall’altro però, Parigi non può tollerare che il Libano - «paese cosi vicino e così caro» - diventi una seconda Gaza, anche perché in un certo senso ne garantisce la sicurezza fin dal Medioevo. Ieri, il ministro degli esteri Jean-Noël Barrot ha provato a metterci una pezza sopra, spiegando che Hezbollah è il principale responsabile della situazione, ma le divergenze rimangono.
L’embargo sulle armi a Israele non farà felice l’industria bellica francese, che può comunque consolarsi con la vendita di quattro sottomarini Barracuda ai Paesi Bassi, per un valore di 5 miliardi di euro.
2_Michel Hood_
Prelevare ai ricchi per dare allo Stato?
Non quello che ci si aspetterebbe da un primo ministro di destra, eppure Michel Barnier potrebbe trasformare l’Assemblée nationale nella foresta di Sherwood.
Stando a Le Monde e Contexte, nella bozza della legge del bilancio che verrà presentata giovedì 10 ottobre al Consiglio dei Ministri, lo sforzo richiesto alle grandi imprese e alle famiglie più benestanti sarà più importante del previsto, almeno nel 2025.
Oltre alle prime 300 aziende francesi, l’aumento delle tasse (temporaneo) colpirà 65.000 nuclei familiari che guadagnano circa 500.000 euro all’anno, lo 0,3% dei 20 milioni di contribuenti attivi francesi.
Le Figaro ha provato a farne il ritratto a partire dai dati dell’Insee: dirigente, sportivo celebre o alto funzionario. Circa 8 su 10 sono uomini e oltre il 40% è residente a Parigi o nella periferia ovest della capitale.
3_I ragazzi della via Glucks_
Nove mesi è il tempo necessario per dare alla luce la nuova creatura dell’astro nascente del centrosinistra francese, l’eurodeputato Raphaël Glucksmann: un progetto social-democratico in salsa ecologica.
A capo del movimento cittadino Place publique, Glucksmann - Glucks per gli amici - ha riunito questa domenica i suoi sostenitori a La Réole, vicino a Bordeaux, passati in pochi mesi da 1.500 a 10.000.
«Nel 2025 o nel 2027, non sarà né un surrogato di Macron, né il populismo di sinistra ad impedire all’estrema destra di arrivare al potere, saremo noi», ha dichiarato umilmente Glucks.
Colui che cerca uno spazio tra «Giove» (Macron) e «Robespierre» (Mélenchon), vuole ispirarsi proprio da quest’ultimo per costruire non solo un partito, ma anche una narrazione, una visione a cui i francesi possano aderire.
Chissà se l’embrione di Glucksmann avrà un futuro, l’aborto è un diritto costituzionale in Francia.
4_Tara: l’astronave dell’Artico_
Sembra una navicella spaziale, ma la Tara Polar Station è in realtà un laboratorio scientifico alla deriva. Non in senso figurato.
L’ultima arrivata nella flotta della fondazione Tara - un’organizzazione scientifica creata nel 2003 dalla stilista francese Agnès Troublé - è destinata a vagabondare nelle acque gelide del Mar Glaciale Artico fino al 2045 quando, secondo il rapporto dell’IPCC, la banchisa di ghiaccio sarà quasi completamente sciolta a settembre.
La sorella maggiore dell’ufo galleggiante, la barca a vela della fondazione Tara, ha attraccato invece sabato 5 ottobre al porto di Lorient, in Bretagna, dopo 18 mesi di circumnavigazione delle coste europee.
Una spedizione scientifica internazionale a cui hanno partecipato 200 scienziati di 30 paesi diversi con l’obiettivo di studiare la biodiversità in quell’ecosistema fragile, al confine tra la terraferma e il mare.

5_L’oro della civetta_
Partecipereste ad una caccia al tesoro lunga 31 anni?
In una notte d’aprile del 1993 - io non ero ancora nato per dire - Régis Hauser sotterra una civetta di bronzo in un giardino e pubblica, un mese dopo, un libricino illustrato da Michel Becker con 11 enigmi per ritrovarla: «sulle traccie della civetta d’oro». Prezzo: 95 franchi, 15-20 euro.
Comincia così la caccia al tesoro più longeva della storia dopo la ricerca del sacro Graal, a cui partecipano circa 200.000 persone e che si conclude il 3 ottobre 2024 con un messaggio di Michel Becker - l’illustratore - su Discord: «la replica della civetta d’oro è stata trovata stamattina».
A rendere appassionante la caccia alla civetta, oltre alla «bellezza» e alla difficoltà degli enigmi, è il fatto che Régis Hauser muoia nel 2009 e Michel Becker riesce a recuperare le soluzioni dai suoi discendenti solo nel 2021.
L’identità del vincitore o della vincitrice non è ancora stata svelata.

_Da non perdere_
🍷 Fête des Vendanges: A Parigi i parchi scarseggiano, ma almeno ci sono i vigneti. Alle spalle di Montmartre si nasconde un piccolo appezzamento di terra: 1.556 metri quadrati da cui si ottengono quasi 2.500 bottiglie ogni anno. E dato che ogni occasione è buona per festeggiare, i parigini si riuniscono dal 9 al 13 ottobre a Montmartre e dintorni per celebrare la nuova annata.
🔬 Fête de la Science: Prima del piacere, il dovere. Fino al 14 ottobre si svolge la 33° edizione della Fête de la Science: 6.000 eventi e percorsi interattivi nei musei, nelle università e nei laboratori, per avvicinare la scienza al pubblico. Il tema di quest’anno: un oceano di saperi. Il programma completo lo trovate qui.

_La parola del giorno_
Rester pantois / Rimanere di stucco, sbalorditi
Se la sorpresa vi toglie le parole di bocca, potete utilizzare l’espressione «rester pantois» quando poi le ritrovate.
Nato dal latino pantasiare - avere delle visioni - il francese antico l’ha poi storpiato prima in pantoiser e poi in panteler, assumendo il significato di ansimare, restare senza fiato.
Un sinonimo ancora più bello per esprimere la vostra meraviglia è «rester bouche bée», rimanere a bocca aperta.
Per oggi è tutto, burrosalato torna martedì 15 ottobre. Se quest’edizione vi ha saziato, non dimenticatevi di lasciare un ❤️ !
Grazie
per aver assaggiato tutto burrosalato anche oggi!
Sono Daniel Peyronel, giornalista scientifico nato a Torino e ormeggiato a Parigi dal 2018. Scrivo di clima, società e di Francia, soprattutto. Cercare le notizie, spremerle e mescolarle in questo breve concentrato di attualità mi diverte. Spero che per te valga lo stesso!
Se hai saltato dei punti non ti preoccupare, se alcune notizie non ti interessano proprio è normale. Quello che conta è che ti sia rimasto un sapore, un ricordo della Francia e che, quando ne sentirai la voglia, potrai trovarmi qui, nella tua mail, ogni martedì mattina.
À bientôt!